La sentenza n. 25924/2020 consolida l’orientamento già in precedenza espresso dalla III Sezione penale della Corte di Cassazione secondo cui le pene accessorie di cui all’art. 12 del D. Lgs. n. 74/2000 devono essere determinate in concreto dal giudice in base ai criteri discrezionali previsti dall’art. 133 c.p., vale a dire tenendo conto della gravità del reato e della capacità a delinquere del colpevole, e non devono essere invece riportate alla durata della pena principale inflitta.
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